venerdì 22 maggio 2015

Il batterista

Chi è il batterista?
Quel membro di una band che la rende fenomenale. Mi piace citare un grande saggio (me stesso) che un tempo disse:"La batteria è il fondamento della band, il resto degli strumenti sono abbellimenti, ciò che rende il pezzo orecchiabile". Tant'è che la batteria suona per l'appunto la "base" sulla quale vengono inseriti accordi, e passaggi vari. Il batterista è quel musicista che con i suoi arti (piedi compresi) è in grado di far bagnare a fiumi le donne (forse solo il chitarrista può raggiungere quel livello di figaggine totale) con i suoi passaggi e la sua energia inarrestabile. Il batterista dev'essere carismatico, deve imporre gli attacchi e gli stacchi, i passaggi, e ovviamente è il MASTRO DEL TEMPO, colui che decide il ritmo della canzone.

Chi è il batterista fallito dunque? Quel tizio grassoccio con un taglio di capelli ridicolo, che riesce ad entusiasmare un bambino meno che un Nintendo 3DS. Fiacco, carismatico come un bradipo monco, incapace di mantenere i 4/4 per più di 40 secondi, e la cui capacità di eseguire i passaggi si ferma ad I Want to Break Free dei Queen (canzone estremamente sopravvalutata, a mio infimo parere).
Il batterista fallito può al massimo aspirare ad essere il più grande coverista di Back in Black e le sue capacità col doppio pedale possono essere eguagliate ad un iracheno con una gamba sola. In questo caso il suddetto flaccidone può ascoltare un sacco di metal e gasarsi facendo headbanging sui pezzi che più gli piacciono (solitamente death metal con doppio pedale a 180 BPM in 32esimi), e poi, finalmente, accettare di suonare il blues.

Le cronache di un batterista fallito (ho messo le "cronache di" perchè fa tanto figo), iniziano così.

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